giovedì 24 marzo 2011

gioia da vivere e da condividere

Quando noi nasciamo, con il primo vagito e pianto, dichiariamo di avere paura. Paura, perché venendo al mondo abbiamo dimenticato che siamo divini, cadendo nell'illusione dei sensi. Iniziamo a percepire la realtà in un campo limitato in contrapposizione alla vastità dell'Universo nel quale eravamo abituati. Perdiamo la consapevolezza anche della nostra Unicità con il Tutto ed allora ci assale la paura della solitudine. Questa separazione fa sì che ci allontaniamo dalla vera gioia e dalla beatitudine. La solitudine che proviamo non è altro che pura illusione, che non esiste in natura ma che noi percepiamo perché abbiamo dimenticato chi siamo veramente. Come dono innato abbiamo però la fede che coltivandola ci aiuterà a ricordare e vincere la paura della solitudine cercandola invece di fuggirla. E' un detto comune "vedere per credere"; io la penso esattamente al contrario e cioè: "credere per vedere". La fede ci serve per vedere quello che i nostri sensi illusori non ci fanno vedere o che ci fanno vedere in modo alterato, falso, la realtà che ci circonda. Quando si smette di aver paura si comincia ad amare in maniera autentica. Quando cominci ad amare, il tuo cuore si espande, talmente tanto da riuscire a contenere tutti contemporaneamente e quando dico tutti , dico l'intero Universo.Poiché l'universo è venuto a te,non hai più paura dell'abbandono, anzi ami restare in solitudine.Ami quindi instaurare rapporti affettivi perché sai amare in modo autentico, al di là del bisogno del contatto sensoriale. Ogni relazione condivisa che hai vissuto nel corso della tua vita affettiva, sia di amicizia o di parentela diventa immensa , indipendentemente da qualunque  distanza. Non ci sono più ostacoli perché non hai più paura della solitudine che finalmente hai accettato amorevolmente essere illusoria.Arriva allora la gioia che avevamo dimenticato di possedere fin dalla nascita che diventa sempre più grande poiché condivisa. Sai che questa gioia condiziona entrambi anche senza che vi siano più contatti fisici o verbali, la relazione diventa quindi felice e costruttiva.Bisogna sapere pensarsi e immaginarsi con Gioia quasi come recita la canzone: "Pensami".Pensarsi ed immaginarsi intensamente  con gioia immensa. Le emozioni dominanti devono essere: gioia, amore e gratitudine, sempre. Tutto questo ci da beneficio e nel contempo lo doniamo a nostra volta con uno scambio interminabile di buone energie che non se ne stanno ferme lì nel nostro piccolo cerchio ma che vanno a congiungersi con le altre buone energie fino ad allargarsi e divenire un unico cerchio, un tutti in uno e uno in tutti.Tutto ciò produrrà a divenire esseri illuminati e sarà l'effetto dell'Amore assoluto.

martedì 22 marzo 2011

Frasi famose di K. Gibrian

A lungo fosti un sogno nel sonno di tua madre: poi si svegliò dandoti alla luce.


Il vero amore non è fisico né romantico. Il vero amore è l'accettazione di tutto ciò che è, sarà e non sarà. Le persone più felici non sono necessariamente coloro che hanno il  meglio di tutto, ma coloro che traggono il meglio da ciò che hanno. La vita non è una questione di come sopravvivere alla tempesta, ma di come danzare nella pioggia.


L'amore non ha altro desiderio che quello di realizzarsi, ma se amate ed è inevitabile che abbiate dei desideri... fate in modo che siano questi: svegliarsi all'alba con le ali al cuore e ringraziare per un altro giorno d'amore.


E' necessario fare ogni possibile sforzo per liberarsi dal passato. Dobbiamo guardare ad ieri come una madre che, per quanto abbia ancora il viso deformato  dalle doglie del parto, è felice per ciò che ha ottenuto.


Ci sono misteri nell'anima che nessuna ipotesi può scoprire,né nessuna intuizione può rivelare.


Puoi scoprire il segreto del mare meditando su una goccia di rugiada.


State insieme, ma non troppo vicini: perché le colonne del tempio stanno separate, e la quercia e il cipresso non crescono mai l'uno all'ombra dell'altro.


L'amore è una notte che s'inarca in un sacro pergolato, un cielo che si fa prato dove le stelle sciamano tramutandosi in lucciole.


L'amore è un anello della catena che inizia da uno sguardo e sfocia nell'eterno.


Amare è una parola di luce, scritta da una mano di luce su di una pagina di luce.


venerdì 18 marzo 2011

Gandhi citazioni

Questo messaggio lo dedichiamo ai folli. A tutti coloro che vedono le cose in modo diverso. Potete citarli. Essere in disaccordo con loro. Potete glorificarli o denigrarli, ma l'unica cosa che non potete fare è ignorarli. Perché riescono a cambiare le cose. E mentre qualcuno potrebbe definirli folli, bisogna vederne il genio. Perché solo coloro che sono abbastanza folli da pensare di cambiare il mondo, lo cambiano davvero.


E' un dio personale per quelli che hanno bisogno della Sua Personale presenza. E' un Dio in carne ed ossa per quelli che hanno bisogno della sua carezza. E' la più pura essenza. Egli semplicemente è per quelli che hanno fede. E' tutte le cose per tutti gli uomini. E' in noi e tuttavia è al di sopra e al di là di noi.


Lavorare senza fede è come tentare di raggiungere la fine di un pozzo senza fondo.


Tu ed io siamo una cosa sola. Non posso farti del male senza ferirmi.


R.W. Emerson citazioni

Solo ciò che abbiamo in noi, possiamo trovare fuori. Se non incontriamo alcun Dio è perché non ospitiamo alcuno in noi stessi.


Quando ci abbandoniamo ai nostri affetti, la terra subisce una metamorfosi, e non c'è più inverno, né notte: ogni tragedia, ogni turbamento scompare... persino ogni dovere.


Man mano che invecchiamo, la bellezza penetra dentro di noi.

giovedì 17 marzo 2011

F.Nietzsche citazioni

Se fissi lo sguardo verso l'abisso, l'abisso ti osserverà.


La speranza è l'arcobaleno sulla cascata della vita.


Il modo migliore per cominciare un nuovo giorno, è pensare, appena svegli, se non si può far felice almeno una persona.


Chi non ha due terzi della giornata per se stesso è uno schiavo.


Se abbiamo tante cose da mettervi, il giorno ha cento tasche.

mercoledì 16 marzo 2011

citazioni di Victor Hugo

Il riso è il sole che scaccia l'inverno dal volto umano.


Non c'è niente di meglio di un sogno, per creare il futuro. (1802-1885)


C'è chi si fissa a vedere solo il buio. Io preferisco contemplare le stelle. Ciascuno ha il suo modo di guardare la notte.

lunedì 14 marzo 2011

citazioni di Albert Einstein

Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l'inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare.


Noi vediamo, sentiamo, parliamo, ma non sappiamo quale energia ci fa vedere, sentire, parlare e pensare. E quel che è peggio, non ce ne importa nulla. Eppure noi siamo quell'energia. Questa è l'apoteosi dell'ignoranza umana.


La vita e la morte confluiscono in uno e non c'è né evoluzione, né destino, soltanto l'essere.


Ogni minuto che passi arrabbiato perdi 60 secondi di felicità.


Imparare è un'esperienza, Tutto il resto è solo informazione.


Quello che c'è nel mondo, di eternamente incomprensibile, è che esso sia assolutamente comprensibile.


Il mistero è l'esperienza più meravigliosa che possiamo vivere, l'emozione fondamentale che sta alla base della vera arte e della vera scienza. Chiunque non la conosca e non sia più capace di meravigliarsi e stupirsi è praticamente morto, e i suoi occhi sono offuscati.


Chi non è un matematico rabbrividisce sentendo parlare di oggetti quadrimensionali, assalito da una condizione non molto diversa da quella provocata  dai pensieri dell'occulto. Eppure non esiste una dichiarazione più comune di quella che dice che il mondo in cui viviamo è un flusso continuo quadrimensionale.


La vostra immaginazione è una sorta di anteprima delle attrazioni che la vita ha in serbo per voi.


Soltanto una vita vissuta per gli altri è una vita che vale la pena di vivere.


E' meglio essere ottimisti ed avere torto piuttosto che pessimisti ed avere ragione.

venerdì 11 marzo 2011

cantico per chi ha paura

" Non temere, perchè io ti ho riscattato. Ti ho chiamato per nome: tu mi appartieni".
Non avere paura, perchè io ti ho riscattato.
Ti ho chiamato per nome: tu mi appartieni.
Non avere paura.
Non avere paura.
Non avere paura, perchè io ti ho chiamato per nome.
Per nome.
Ti ho chiamato per nome: tu mi appartieni.
Non avere paura.
Non avere paura.
Se dovrai attraversare le acque, sarò con te.
I fiumi non ti sommergeranno.
Sarò con te, se dovrai attraversare le acque.
Sarò con te.
Sarò con te.
Io ci sarò.
E i fiumi non ti sommergeranno.
Non ti sommergeranno.
Non ti sommergeranno.
Quando attraverserai le acque io sarò con te.
Sarò con te.
Sarò con te.
Sarò con te. Non avere paura.
E se dovrai passare in mezzo al fuoco, non ti brucerai,
la fiamma non ti consumerà.
Se dovrai passare in mezzo al fuoco,
non ti brucerai.
Non ti brucerai.
Non ti brucerai,
La fiamma non ti consumerà.
La fiamma non ti consumerà.
La fiamma non ti consumerà.
Quando passerai in mezzo al fuoco,
quando camminerai nel fuoco,
non avere paura.
Non avere paura.
No, no, non avere paura.
IL Signore, colui che ti ha creato, che ti ha formato, dice:
" Non temere, perché io ti ho riscattato, ti ho chiamato per nome: tu mi appartieni".
Tu sei mio.
Tu sei mio.
Tu sei mio.
Tu sei mio.
Tu sei mio.
Il Signore dice: non avere paura, perché tu sei mio.
Io sono il Signore tuo Dio... e tu sei prezioso ai miei occhi, e venerato, io ti voglio bene.
Ti voglio bene.
Ti voglio bene.
Ti voglio bene.

giovedì 10 marzo 2011

atto di abbandono di Robert Kennedy

Io mi abbandono, o Dio,
nelle tue mani.
Gira e rigira quest'argilla come creta
nelle mani del vasaio.
Dalle una forma e poi spezzala, se vuoi,
come fu spezzata la vita di John, mio fratello.
Domanda, ordina " cosa vuoi che io faccia,
cosa vuoi che io non faccia?".
Innalzato, calunniato, consolato, sofferente,
inutile a tutto, non mi resta che dire,
ad esempio della tua Madre:
" Sia fatto di me secondo la tua parola".
Dammi l'Amore per eccellenza, l'amore
della Croce, ma non delle croci eroiche
che potrebbero nutrire l'amor proprio,
di quelle croci volgari, che purtroppo porto
con ripugnanza...di quelle che s'incontrano
0gni giorno nella contradizione, nell'oblio,
nell'insuccesso, nei falsi giudizi, nella
freddezza, nei rifiuti e nei disprezzi degli altri,
nel malessere e nei difetti del corpo,
nelle tenebre della mente e nel silenzio e aridità
del cuore.
Allora, solamente Tu saprai che Ti amo,
anche se non lo saprò io, ma questo mi basta.

mercoledì 9 marzo 2011

Quaresima

La celebrazione delle Ceneri, per noi cristiani, ci introduce nel cammino quaresimale verso la Pasqua. Il deserto: 40 giorni che, ogni anno celebriamo per guardarci dentro. Tempo di essenzialità e di preghiera, mettiamo una diga al delirio quotidiano, ci riappropriamo di noi stessi. Riscoprire la bellezza del credere! Se entriamo nel deserto, non è per sentirci migliori o per dimostrare di essere capaci di qualche rinuncia, ma è per salire sul Tabor e trasfigurarci con Gesù. Via quindi le facce compunte e indossiamo invece quelle serene e trasfigurate, quelle facce belle di chi ha visto lo splendore di Dio e la sua meravigliosa bellezza.

UN DIFETTO NELLA DONNA

Quando Dio creò la donna, incontrò un angelo, che gli chiese - Come mai ci metti tanto tempo con questa? -
Il Signore rispose:
- Hai visto il mio progetto per lei? Deve essere completamente lavabile, però non deve essere di plastica, avere più di 200 parti rimovibili, tutte sostituibili ed essere capace di funzionare con una dieta di qualsiasi cosa avanzi, avere un grembo che possa accogliere quattro bimbi contemporaneamente. Dovrà avere un bacio che possa curare da un ginocchio sbucciato a un cuore spezzato e lo farà tutto con sole due mani. Ella si curerà anche da sola quando sarà ammalata e sarà in grado di lavorare fino a 18 ore al giorno. Sarà contemporaneamente delicata e robusta. Non hai idea di quello che sarà in grado di sopportare o ottenere. Non sarà solo capace di pensare ma pure di ragionare e di trattare.
A quel punto l'angelo notò: - Ha una perdita Signore! -
- Non c'è nessuna perdita, è una lacrima! - Rispose Dio
- A cosa serve la lacrima? - domandò l'angelo
-Le lacrime sono il suo modo di esprimere la sua gioia, la sua pena, il suo disincanto, il suo amore, la sua solitudine, la sua sofferenza e il suo orgoglio.
La donna è veramente meravigliosa! Possiede delle energie che meravigliano gli uomini, affrontano difficoltà, reggono gravi pesi, però hanno felicità, amore e gioia. Sorridono quando vorrebbero gridare, cantano quando vorrebbero piangere, piangono quando sono felici e ridono quando sono nervose. Lottano per ciò in cui credono. Si ribellano all'ingiustizia. Non accettano un no per risposta quando credono che ci sia una soluzione migliore. Si privano per mantenere in piedi la famiglia. Vanno dal medico con un'amica. Amano incondizionatamente. Piangono quando i loro figli hanno successo e si rallegrano per le fortune dei loro amici. Sono felici quando sentono parlare di un battesimo o di un matrimonio. Il loro cuore si spezza quando muore un'amica. Soffrono per la perdita di una persona cara. Senza dubbio sono forti quando pensano di non avere più energie. Sanno che un bacio o un abbraccio possono aiutare a curare un cuore spezzato. Non ci sono dubbi, nella donna c'è un solo difetto:

E' CHE SI DIMENTICA QUANTO VALE

martedì 8 marzo 2011

meditazione

Molti muoiono senza essere mai nati completamente. Per non morire mentre si è ancora in vita o per rinascere quando si è morti è fondamentale saper meditare. Meditare è ri-nascere e crescere diventando creativi. Perchè creativi si diventa, si nasce artisti solamente, la creatività arriva dopo, se la risvegli con la meditazione.Ricordo a proposito una frase del mio maestro di yoga, al primo giorno della mia pratica quando per me gli esercizi sembravano irrealizzabili: - ricordati chi sei,l'hai solo dimenticato -.Noi possiamo ricordare perchè esiste il Sè che fa da filo conduttore per ricollegare tutti gli anelli che fanno parte della catena e/o istanti della nostra vita. Ricordo quindi sono.Yogananda dice che è il Sè che ci consente di dire "io sono", perchè è l'essenza della nostra vera identità. Se sappiamo ascoltare il Sè ci invia messaggi con i linguaggi che conosce che sono: il sogno, l'incubo,la malattia e tutte le difficoltà dell'esistenza. Il suo linguaggio preferito però è la meditazione ed attraverso di essa si arriva a rendere il nostro karma positivo, oltre che alla presa di coscienza. Accade così che quando si comincia a meditare emergano delle facoltà psichiche che avevamo dimenticato di possedere. Prende quindi avvio il processo di guarigione ad ogni tipo di malattia. Le malattie sono infatti provocate da uno stato di squilibrio e lo squilibrio è dovuto al fatto che la persona dimentica chi è. Ricordando abbiamo meno stress, più gioia di vivere e chiarezza mentale. La meditazione è anche preghiera come dice Sant'Agostino nelle Confessioni: "la meditazione è l'occhio dell'anima che rende capaci di vedere la Luce". Essa è comunicazione tra uomo e Dio.

mercoledì 2 marzo 2011

Bisogno di ridere

Signore, ho bisogno di ridere..
No, non lo dico per ridere;
Lo dico sul serio,
che non devo essere tanto serio.
Signore, ho bisogno di ridere
come ho bisogno di mangiare,
di studiare, di amare.
Vivere con le facce scure
E' la peggiore delle torture;
vedere una mascella grintosa
è guardare una spina senza rosa.
Perchè ogni mattina cerco
gente che rida
E ne trovo sempre meno,
sempre meno?
Manda giù un pò di sorriso
come anticipo di paradiso;
fa scendere tanta gioia
per ammazzare la noia.
Signore, ho imparato una cosa:
più crescono i sorrisi,
meno sorgono le crisi.
Allora fa che ridano
i dentisti e gli avvocati,
tutti i preti e tutti i frati,
i papà, i professori
con le mamme e i dottori.
Ma fa, mio buon Dio,
che rida prima io,
per ricordare a tutti
che ridi pure Tu,
dal tuo gran cielo, lassù.

ANTONIO MONTICONE